Pressione arteriosa: la corretta misurazione
Lo sapevi?
Un piccolo dislivello può trasformare un individuo sano in un ammalato, o viceversa.
È una questione di statura.
10 centimetri sono sufficienti a determinare un errore di misurazione di ben 8,2 mm/Hg in più o in meno, tale da trasformare un iperteso in una persona sana o viceversa, con tutti i rischi che ne conseguono: cure inutili e dannose, oppure sottovalutazione di un problema reale.
BRACCIO TROPPO BASSO
errore di risultato: +8,2 mm/Hg BRA
BRACCIO TROPPO ALTO
errore di risultato: -8,2 mm/Hg
La soluzione
La Tecnomedica, l’azienda che nel 1958 ha inventato la misurazione automatica della pressione in farmacia, ha le soluzioni per ottenere la postura corretta:
- statimetro misura l’altezza dell’utilizzatore e regola automaticamente l’altezza del bracciolo.
- bracciali e braccioli adattivi snodati e rotanti, consentono la posizione del braccio più corretta per effettuare la misurazione.
- sedute mobili si adattano a qualsiasi corporatura, consentendo il relax necessario e il giusto approccio alla misurazione.
Come misuriamo la pressione arteriosa
Tecnica auscultatoria e tecnica oscillometrica
Da piu di un secolo la pressione viene misurata dai medici di tutto il mondo secondo il metodo basato sullo sfigmomanometro di Riva Rocci (1896) e sulla tecnica auscultatoria di Korotkoff (1905). La tecnica oscillometrica, derivata dallo sfigmomanometro di Pachon (1922) mediante la rilevazione dell’onda sfigmica ovvero l’effetto pneumatico prodotto dalla contrazione arteriosa, viene largamente utilizzata in strumenti per uso personale in virtù della sua maggiore semplicità costruttiva. Tuttavia la tecnica oscillometrica non sempre fornisce risultati attendibili rispetto alla misurazione fonendoscopica*.
PRESSYR: due tecniche insieme per ottenere la migliore precisione
Per raggiungere il migliore risultato possibile, tutti i modelli della gamma PRESSY® utilizzano sia la tecnica auscultatoria che quella oscillometrica per discriminare eventuali disturbi dovuti a fattori esterni quali, ad esempio, movimenti involontari del braccio.
Il risultato e quindi il prodotto di due rilevazioni indipendenti e, poiché il misuratore utilizza un microfono per “ascoltare” gli impulsi, il valore e direttamente confrontabile con una misurazione fonendoscopica: non necessita cioè di essere tradotto mediante algoritmi che ne potrebbero compromettere l’attendibilità. Inoltre, grazie al segnale sonoro emesso in corrispondenza degli impulsi, e sempre possibile verificare il risultato tramite una rilevazione fonendoscopica eseguita in parallelo.
Doppia rappresentazione: analogica e digitale
Tutti i modelli della gamma PRESSY® forniscono, oltre al risultato numerico di immediata lettura, anche il tracciato grafico delle pulsazioni arteriose che può comprendere anche eventuali aritmie e disturbi estranei alla pulsazione arteriosa. In tal modo si ha l’esatta comprensione di come la macchina abbia elaborato i segnali e sia giunta al risultato numerico indicato. In conclusione, mentre la stampa digitale del risultato serve per una lettura immediata da parte dell’utente, la rappresentazione analogica e essenziale per dimostrare la fondatezza del risultato.
* European Society of Hypertension Guidelines for HBPM: a summary report of the Second International Consensus Conference – Journal of Hypertension, 2008.
Senza dimenticare la aritmie…
Tutti i modelli della gamma PRESSY® dispongono di un software specifico per la rilevazione e la documentazione di eventuali aritmie. Dopo aver rilevato la pulsazione arteriosa per 30secondi, il software provvede a stampare il risultato sotto forma di un tracciato grafico di immediata comprensione.
La rilevazione delle aritmie può essere effettuata nel contesto della misurazione pressoria, ma può anche essere proposta come un servizio aggiuntivo indipendente, arricchendo l’offerta dei servizi della farmacia.
Nella sua veste di counselor del cliente il farmacista puo ricoprire un ruolo di primaria importanza nello screening delle aritmie e può essere d’ausilio nel monitorare l’effetto terapeutico della terapia impostata, offrendo al paziente la possibilità di effettuare controlli periodici casuali o programmati con estrema facilita e comodità.
La possibilità di presentare al medico il tracciato della registrazione conferisce validità scientifica alla collaborazione, consentendo al medico curante un’analisi della registrazione che riporta data ed ora della rilevazione.